Marcello Lippi: "Ho lavorato due mesi per la Figc, poi fatto fuori"
Marcello Lippi: "Ero pronto per la presentazione, in Figc fuori di testa"
Marcello Lippi attacca la Figc, "ho lavorato 2 mesi, poi fatto fuori"
"Ho lavorato due mesi per la Nazionale. Poi e' venuto fuori che la Figc aveva cambiato lo statuto". Con queste parole, pronunciate ieri sera nel corso de "La Domenica Sportiva", su Rai2, Marcello Lippi, ex commissario tecnico azzurro, ha commentato il suo "mancato" ritorno in Nazionale. A mettere fine alla questione, andata avanti per qualche giorno, e' stata, ai primi di luglio, la sezione consultiva della Corte federale d'appello, alla quale il presidente Carlo Tavecchio aveva chiesto un parere interpretativo in merito all'articolo 3.2 del vigente Regolamento per i servizi di procuratore sportivo e in particolare sulla compatibilita' di "un incarico di natura tecnica svolto presso la Figc, nell'ambito delle squadre nazionali, da parte di un soggetto che ha un rapporto di parentela di primo grado con un procuratore sportivo"."Ho avuto diversi colloqui con Montella e con altri papabili ct. Poi, il giorno prima della presentazione di Ventura mi hanno fatto fuori", ha aggiunto Lippi.
Marcello Lippi e la Figc. "Norma da fuori di testa"
"Il giorno prima della presentazione di Ventura, il presidente ed il direttore generale, con cui avevo parlato di progetti - svela Marcello Lippi - mi informano che un anno e mezzo fa c'era stata una modifica allo statuto che prende in esame la posizione dei procuratori, categoria a cui appartiene anche mio figlio Davide. E' stato creato un articolo ad hoc per impedire ad un procuratore di esercitare se ha parenti in Federazione. Roba da fuori di testa" tuona l'ex commissario tecnico azzurro. "Mi hanno anche detto che avrebbero modificato quell'articolo, ipotesi che però io non ho voluto nemmeno prendere in considerazione. Non voglio che siano varate delle leggi per favorire la mia persona".