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Milan, tensione con i cinesi. Ma c'è un indizio di Berlusconi che...

Slitta l'ok di Berlusconi alla trattativa in esclusiva per la cessione del Milan e il consorzio cinese è nervoso. Ma Silvio intanto...

Silvio Berlusconi è vicino a dare l'ok per la trattativa esclusiva (ma non vincolante) con i cinesi. Ma l'ok slitta e il gruppo di acquirenti del Milan manifesta la sua tensione. Il consorzio aspetta risposte da Fininvest. Il patron rossonero vuole prima fugare tutti i dubbi (da qui l'analisi del dossier) e in più resta la sua voglia di non lasciare -- almeno del tutto - proprio in questo momento difficile per il club di via Aldo Rossi. 

L'altra faccia della medaglia però è rappresentata da una seconda indiscrezione, lanciata in queste ore da Repubblica. La trattativa con i cinesi è alla vigilia di una svolta così importante da consigliare il Milan a cancellare l’appuntamento di martedì prossimo a Nyon con l’Uefa, in cui la società rossonera avrebbe dovuto discutere del piano industriale quadriennale legato ai parametri del Fair Play Finanziario. Visto che luglio potrebbe esserci un nuovo assetto societario saranno i nuovi azionisti di maggioranza a dover presentare entro dicembre un nuovo piano. Sempre che arrivi la qualificazione in Europa League (vincendo la finale di Coppa Italia contro lo Juventus) o ai preliminari (doppio turno se dovesse esserci il sesto posto ai danni del Sassuolo).

In caso di mancato approdo alle Coppe non sarà necessario aderire al Fair Play Finanziario. E comunque anche la qualificazione al momento fa ritenere sopportabile il rischio di un patteggiamento con l’Uefa, tra fine 2016 e inizio 2017, per violazione del Ffp. Situazione già successo Roma, Inter, Manchester City e Pasg con sanzioni che variano da una trattenuta sui premi, alla limitazione della rosa o della campagna acquisti.