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Rugby, Lomu è morto vicino alla bancarotta. E per i figli ora...

Jonah Lomu è morto il 18 novembre scorso mentre era a un passo dalla bancarotta. lo hanno fatto sapere gli organizzatori di una fondazione, istituita da amici del fuoriclasse degli All Blacks, per sostenere i suoi bambini, Oreille e Bradley, di 6 e 5 anni.

L'ala della nazionale neozelandese di rugby ( 37 mete in 63 test match con la Nazionale nell’arco di otto stagioni ) era un vero e roprio 'brand' mondiale: testimonial di tante pubblicità, campione super pagato eppure sull'orlo del fallimento. E forse è questa la ragione che lo portò a  girare il mondo, nonostante la grave patologia ai reni che l'ha portato ad una prematura morte (aveva solo 40 anni).

Lomu probabilmente vittima della sua grande generosità. "L'inventario dei suoi beni non è ancora terminato, ma abbiamo già visto che la sua famiglia non potrà contare su una grande eredità. Ha chiaramente assunto obblighi, finanziari o di altro tipo, a favore di altri che sono sicuramente costate alla sua famiglia", ha detto Rob Nichol, l'a.d. dell'associazione dei giocatori neozelandesi.

Ha poi svelato che il fondo istituito sarà solo a favore dei figli e che Nadene, la terza moglie di Lomu, sarà esclusa dai beneficiari e non potrà avere alcun controllo dei fondi. "Riteniamo che questo sia un modo credibile e trasparente perché le persone si attivino per aiutare i suoi figli in futuro: è quello che contava per lui più".

Josh Kronfeld, compagno di squadra di Lomu, ha detto: "Ora i tifosi vedono i guadagni di Richie McCaw e Dan Carter e pensano che Jonah abbia incassato le stesse cifre. Ma non è vero. E la malattia e poi le cure gli sono costate tantissimo". Nichol ha poi aggiunto : "Jonah era un uomo orgoglioso che non voleva essere un peso per gli altri e si sentiva in dovere di passare per quello che aiutava gli altri invece di essere quello che chiedeva aiuto".