Affari Europei
Polonia, ora c'è la conferma di Tusk: "Varsavia sta pensando di lasciare l'Ue"

Varsavia verso l'uscita dall'Ue? L'allarme di Tusk spaventa Bruxelles
Allarme di Tusk: "Varsavia mette in discussione l'appartenenza all'Ue"
E' da qualche mese che i rapporti tra Polonia e Unione Europea sono ai minimi termini. Molti osservatori hanno paventato il rischio che Varsavia possa fare la fine di Londra e procedere a una Polandexit. Ora arriva anche una conferma istituzionale. Il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, ha detto che il governo polacco si sta preparando a mettere in discussione la sua appartenenza all'Unione europea. Tusk ha parlato a Varsavia, dove è stato interrogato sul caso per il disastro aereo di Smolensk del 2010. Tusk ha sottolineato come il partito di governo, Diritto e giustizia, ha deciso di continuare ad autorizzare il taglio degli alberi nella foresta di Bialowieza, nonostante l'ordine della Corte di giustizia europea.
Verso una Polandexit?
"Oggi c'è un punto interrogativo sul futuro europeo della Polonia", ha detto Tusk. Il fatto che una sentenza della Corte sia stata respinta "in modo così arrogante", per il presidente del Consiglio Ue "è segnale di qualcosa di molto pericoloso". C'è "un aperto tentativo di mettere la Polonia in conflitto con l'Ue", ha osservato Tusk. "Suona come l'introduzione all'annuncio che la Polonia non ha più bisogno dell'Unione europea - ha detto Tusk - e che non è più necessaria per quest'ultima. Temo che siamo vicini a questo momento".
La replica di Bruxelles: "Lavoriamo per tenere unita l'Ue"
"Stiamo lavorando per mantenere questa Unione assieme. Il presidente Juncker e' un uomo che lavora come costruttore di ponti tra tutti gli Stati membri, per questo con la Polonia stiamo agendo su diversi fronti". Così Mina Andreeva, portavoce della Commissione Ue, dopo le parole del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk di ieri, a margine del suo interrogatorio a Varsavia, quando ha detto di essere preoccupato che la Polonia possa muoversi verso un'uscita dall'Ue. "Da una parte usiamo il dialogo sullo stato di diritto, che è un meccanismo preventivo per risolvere problemi che vediamo col governo polacco, e dall'altra manteniamo il ruolo di guardiani dei trattati e a questo proposito ricordo la procedura di infrazione del 29 luglio - spiega Andreeva -. Quindi continuiamo a muoverci su entrambe i binari, a testimonianza dello spirito che ci guida, ovvero che vogliamo tenere assieme i nostri Stati membri e risolvere i problemi in dialogo con loro".