Coronavirus

Green pass, scattano i controlli. Gestori locali, dopo 3 violazioni si chiude

Per i clienti che dichiarano il falso la multa può arrivare fino a 1000 euro, per certificati di tampone negativo non regolari c'è la denuncia

Green pass, scattano i controlli. Locali, dopo 3 violazioni si chiude

Il Coronavirus in Italia continua a far paura a causa della variante delta che si sta dimostrando molto contagiosa. Lo certificano i dati sui positivi in grande ascesa, ma a preoccupare è soprattutto la situazione negli ospedali, che sono tornati sotto pressione, i ricoveri sono in aumento sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive. In questo quadro complicato, complice anche la campagna vaccinale che ha subito un rallentamento a causa delle vacanze estive, il governo dà il via al piano per il green pass obbligatorio per i locali al chiuso. Da oggi via ai controlli.

Chi viene trovato senza green pass dove è obbligatorio - si legge sul Corriere della Sera - rischia la multa da 400 a 1.000 euro. Per chi falsifica i dati (ad esempio la data di effettuazione del tampone, oppure quella del certificato di guarigione) può scattare la denuncia. Il gestore del locale che non controlla il possesso del green pass rischia la multa da 400 a 1.000 euro e in caso di violazione reiterata per tre volte in tre giorni diversi, «l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni».

È stato chiarito - prosegue il Corriere - che i ristoratori e i titolari delle altre attività sono obbligati a chiedere il green pass ai clienti, ma non il documento di identità. Dovranno invece farlo «quando appaia manifesta l’incongruenza con i dati anagrafici contenuti nella certificazione». I casi già scoperti sono numerosi: ragazzi che usano il certificato dei genitori o di un amico più grande, addirittura donne che presentano il foglio verde intestato a uomini o viceversa.