Costume

Le pandemie come cura alla sovrappopolazione

L'opinione di Ezio Pozzati

Il film "2022: i sopravvissuti" diventa spunto di riflessione sul problema della distruzione della Terra da parte dell'uomo

La pandemia è una risposta all'eccesso di popolazione?

 

Anno Domini 2021 popolazione mondiale 7 miliardi e 900 milioni di individui, aspettativa di vita 71 anni. Mi accingo a scrivere questa riflessione dopo avere visitato il sito '2022: i sopravvissuti - Wikipedia' che riassume la trama di un film del 1973 con Charlton Heston, visto in età giovanile,  ambientato in una New York con 40 milioni di abitanti (il film è disponibile a pagamento) e questo mi ha fatto riflettere sulla presenza dell’essere umano sulla terra e come si evince dalla prima riga la popolazione è aumentata in modo spropositato e pare che sia in ulteriore incremento (nel 1973 la popolazione mondiale era di 3 miliardi e 927 milioni di persone). 

Tutto ciò richiede una notevole disponibilità di cereali, di animali da macello, verdura, frutta e acqua pulita in grande quantità. Potrà la terra e gli uomini addetti alla produzione di cibo fare fronte ad un ulteriore incremento della popolazione?

Un altro spunto a questa riflessione mi è stato dato da una serie di siti riguardanti la sovrappopolazione e la inquietante necessità di controllarne il numero. Epidemie come l’Ebola, il COVID19, guerre ingiustificate, oppure virus e batteri che fino a ieri non conoscevamo l’esistenza, ovvero non erano nella lista delle preoccupazioni oggi stanno iniziando a decimare la popolazione … e tutto ciò è molto inquietante. 

Scriveva Richard Cantillon 1680-1734 padre dell’economia politica) in merito alle nascite: “Se i proprietari di terre aiutano a mantenere le famiglie, basterà una sola generazione per moltiplicare gli uomini fino al livello massimo consentito dai mezzi di sussistenza forniti dai prodotti della terra (Saggio sulla natura del commercio in generale pag. 51). Allora la domanda è: esiste qualche Ente  Supremo o qualcuno che sta tramando affinché la popolazione mondiale cominci a diminuire? 

Le continue e costanti minacce di invasioni di altre Nazioni o anche lo scatenare una Terza Guerra Mondiale magari utilizzando armi di distruzione di massa non fanno altro che aumentare questo senso di oppressione psico-fisica. Oggi a distanza di 77 anni dell’ultimo conflitto mondiale possiamo pensare ancora di poter vivere su un pianeta che stiamo lentamente uccidendo? Quanto costerà in termini umani e nella vivibilità del pianeta? Saremo saggi o come diceva Albert Einstein: la stupidità umana è più infinita dell’universo? In contraddittorio mi viene da citare Cicerone: Vitam regit fortuna non sapientia – La vita è retta dal fato e non dalla saggezza. 
 

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