Cronache
Alluvione Emilia Romagna. Ricostruzione che arranca e scontro tra istituzioni
Retroscena: i molti interventi non sembrano neanche sufficienti a ripristinare la situazione pre catastrofe
Il primo problema è che ben che vada, e siamo lontani anni luce da questa situazione, si ripristinirà la condizione territoriale pre alluvione di maggio che resta comunque insufficiente a rispondere ai criteri di sicurezza dovuti. Una situazione paradossale. Mancano cioè la chiarezza e i criteri di prevenzione, quegli interventi per la messa in sicurezza del territorio fatti a prescindere dagli enti locali e che dovrebbero essere realizzati subito dalla Regione Emilia Romagna: parliamo dei lavori stabiliti da tempo dalle autorità di bacino (e per i quali si utilizzano i fondi di prevenzione pianificati che tutte le Regioni devono possedere).
Secondo problema: molti alluvionati non sono neanche rientrati in casa e non hanno ancora mai visto un euro di ristoro eppure dall’1 settembre ripartono i pagamenti di tasse, cartelle, avvisi di accertamento, addebiti per tutti coloro che avevano la residenza o la sede legale o operativa nei Comuni di Emilia Romagna, Marche e Toscana colpiti dall’alluvione di maggio. In pratica termina il periodo di sospensione dagli obblighi fiscali in scadenza nel periodo dal 1 maggio 2023 al 31 agosto 2023 per chi aveva sede operativa nei Comuni colpiti.