Cronache
Caso Orlandi, “non vogliono la verità”, il Vaticano contro l'avvocato Sgrò
La legale della famiglia Orlandi, Laura Sgrò, ha opposto il segreto professionale sulla lista di nomi che sarebbero coinvolti nelle accuse a Wojtyla
La penalista, chiamata oggi come testimone, ha opposto il segreto professionale. Un incontro dunque durato solamente 5 minuti, come precisato dalla stessa Sgro', che però ha generato una polemica che durerà per giorni interi. Il Promotore di Giustizia Diddi, insieme al Promotore Applicato, Gianluca Peroni, ha ricevuto Laura Sgro' "come da lei ripetutamente e pubblicamente richiesto, nell'ambito del fascicolo aperto sulla vicenda della scomparsa di Emanuela Orlandi, anche perché' fornisse quegli elementi, relativi alla provenienza di alcune informazioni in suo possesso, attesi dopo le dichiarazione fornite da Pietro Orlandi. L'avvocato Sgro ha opposto il segreto professionale", aveva reso noto il direttore della Sala Stampa della Santa Sede Matteo Bruni. Da questo comunicato erano iniziate le prime polemiche.
Vatican News, sito di informazione Vaticana, aveva puntato il dito: l'avvocato Sgro', "inaspettatamente e sorprendentemente, ha preferito opporre il segreto professionale decidendo così di non collaborare con le indagini dopo che più volte e pubblicamente, negli scorsi mesi, aveva chiesto di poter essere ascoltata", ricordando poi le dichiarazioni della stessa penalista a Fanpage.it, lo scorso 11 gennaio: "Nell'istanza che ho appena presentato in Vaticano ho chiesto, per l'ennesima volta, di poter incontrare il promotore di giustizia Alessandro Diddi, in seguito alle notizie date alla stampa sull'apertura del fascicolo".
"Mi aspetto un incontro tempestivo - aveva aggiunto -. Vorrei consegnargli personalmente le chat e altri documenti: non mi aspetto una risposta immediata da parte di Diddi ma confido che mi convochi quanto prima: perché' se io dico che ho delle prove, tu hai il dovere di ascoltarmi". Ora che il contatto c'e' stato e la convocazione pure, accompagnata alla piena disponibilità di ascoltare, valutare e indagare, la risposta da parte dell'avvocato è stata il silenzio, affondava Vatican News.
Non si e' fatta attendere la replica del legale. "Ho appreso oggi, da dichiarazioni che sarebbero state fatte circolare dalla Sala Stampa Vaticana e da articoli pubblicati da Vatican News anche a mezzo social network, quanto segue: “Accuse a Wojtyla, Pietro Orlandi e l'Avvocato Sgro' si rifiutano di fare i nomi”. Tale affermazione non corrisponde al vero. Intendo a riguardo che sia fatta piena luce. Il mio assistito, Pietro Orlandi, e' stato ascoltato per ben otto ore I'11 aprile dal Promotore di Giustizia, Diddi, al quale ha presentato una corposa memoria corredata da un elenco di 28 persone, chiedendo motivatamente che siano presto ascoltate", ha ribadito in una nota la Sgro'.
Quanto agli attacchi arrivati direttamente dal Promotore di Giustizia la Sgro', dialogando con l'AGI, ha affermato: "Non stiamo ostacolando nulla. Io mi sento aggredita e oggi non avrei dovuto dire nulla: Pietro Orlandi e' stato ascoltato e ha fornito tutti gli elementi che erano in nostro possesso". "Sono basita dalle parole di Diddi: non ho mai visto nulla del genere. Chiediamo indagini da 40 anni e adesso la stiamo ostacolando noi?", aggiunge la penalista.