Cronache
Lombardia bombardata dalla Natura, guerra senza fuoco della svolta climatica
Pioggia, vento e grandine: una vera e propria Apocalisse si è abbattuta sulla Lombardia. Una "situazione tragica" diventata in breve tempo "emergenza"
L'“Apocalisse dei cieli” non è durata molto ma la sua furente intensità è stata tale da aver causato, secondo La Russa, non solo terrore e orrore, ma danni sino a “100 milioni di euro”. Nulla è stato risparmiato in questo breve ma furioso lamento della natura: il vento sferzante ha scoperchiato persino alcuni tetti del Castello Sforzesco, che è conseguentemente stato chiuso; i treni si sono arrestati e l’impeto dell’uragano non ha risparmiato neanche le scuole, alcune delle quali hanno visto i propri tetti spazzati via come cenere.
Questi gli effetti di una guerra senza fuoco e artiglieria ma scatenata da un’improvvisa svolta climatica che era stata prevista seppur non in queste tragiche proporzioni tanto che gli eventi sono stati racchiusi, dal corpo dei Vigili del Fuoco, nelle due parole “situazione tragica”.
E proprio loro sono stati i principali protagonisti nell’emergenza e nel soccorso, quando l’inferno del cielo si è scatenato nel nord d’Italia. Oltre 200 gli interventi dei vigili del fuoco per rimediare alla catastrofe naturale di un nubifragio che, come afferma il sindaco Sala, egli non aveva visto in 65 anni di vita: “In 65 estati mai vista una cosa del genere” ha detto. Alle 4 di questa notte la natura si è rivoltata, il vento impazzito ha travolto e devastato, anche episodi di grandine hanno corredato il grande assalto del cielo.
Mattia Gussoni, noto meteorologo, ha valutato la situazione come prevedibile considerando che nel trimestre estivo simili concentrazioni di energia possono esplodere scatenando un potenziale distruttivo in gioco generato da “caldo, umido e afa”. La localizzazione di questi temporali così come la loro potenziale durata, afferma Gussoni, “sono eventi difficili da prevedere”. Una notte bizzarra e rovinosa grazie alla quale si renderà necessario, come affermano i governatori, lo stato di emergenza.