Cronache

"Toccare le parti intime non è violenza". Lo pensa un giovane su cinque

Di Redazione Cronache

I dati dell'indagine condotta da Ipsos per Actionaid rilevano anche come 4 su 5 credano che una ragazza possa sottrarsi a una violenza "se davvero lo vuole"

Violenza sessuale, le ragazze ritenute "colpevoli di provocare" i bollenti spiriti

Fra le convinzioni condivise da una quota minoritaria (ma anche qui, significativa, di teenager) c'è quella che le ragazze possano provocare la violenza sessuale se mostrano un abbigliamento o un comportamento provocante. E molti di più, 4 su 5, credono che una donna, se davvero non lo vuole, può sottrarsi a un rapporto sessuale.  Chi subisce violenza? Le ragazze più dei ragazzi, analizzano i giovani nella ricerca. Sono loro a vivere con maggior frequenza atti di violenza tra pari, in qualsiasi forma si manifesti: molto più spesso dei coetanei maschi assistono a gossip, prese in giro, insulti, scherzi, esclusione di persone dai gruppi, a situazioni in cui le parti intime vengono toccate senza consenso, alla diffusione non consensuale di foto e video di situazioni intime.  

Inoltre, rileva l'indagine, le ragazze rischiano più spesso di ricevere molestie verbali mentre camminano per strada, di essere toccate nelle parti intime, di essere vittime di scherzi o commenti a sfondo sessuale e della diffusione di foto/video che le ritraggono in situazioni intime. I ragazzi invece rischiano principalmente di essere picchiati e le persone transgender/fluide/non binarie di venire insultate.