Culture

Fazi si separa da GeMS e torna indipendente: "Qualcosa non ha funzionato...". Mauri: "Idee divergenti sul futuro..."

di Antonio Prudenzano
su Twitter: @PrudenzanoAnton

Un matrimonio editoriale finito male, durato solo tre anni e mezzo. La casa editrice Fazi è tornata indipendente, e ad annunciarlo è lo stesso editore con un post sul sito (Le Meraviglie è una collana Fazi, affidata alla moglie Alice Di Stefano, anche editor): Elido Fazi, negli ultimi anni Presidente e Amministratore delegato della casa editrice, da pochi giorni è di nuovo Amministratore unico, con pieni poteri e diritto di veto su tutto dopo il riacquisto del 35% delle quote cedute a GeMS nel 2009. Dopo il primo momento di entusiasmo e il brindisi per la ritrovata indipendenza, ecco le reazioni a caldo della redazione, dell’ufficio stampa e degli editor di fronte alla prospettiva di una restaurata, temutissima, monarchia assoluta. LAURA: “Madonnina mia!”; CHIARA: “Ora siamo fritti!!”; CRISTINA: “Speriamo bene…”; STEFANO: “Io sono fuori, ciao ragazzi, buona fortuna”; FRANCESCO: “Oddio, sono finito”; GIUSEPPE: “Scusate, non eravamo una monarchia assoluta? Non ho avuto altro capo all’infuori di Lui”.Un annuncio non privo di auto-ironia che, ci spiega lo stesso Elido Fazi che abbiamo contattato, "andrà avanti con altri divertenti post in cui mia moglie Alice racconterà questa fase di passaggio". Su quest'ultimo particolare torneremo dopo...

LA POSIZIONE DI STEFANO MAURI -  Le cose non sono andate come si prospettava, e in questi anni non sono mancate le incomprensioni tra le parti. Al telefono con Affaritaliani.it, stamattina Mauri ci conferma la fine "consensuale" del rapporto con Fazi, e sottolinea: "Avevamo prospettive diverse sul futuro. In 25 anni ho avuto 40 soci, ed è sempre andata bene. Questa volta no. Elido (Fazi, ndr) voleva proseguire l'avventura ed era più logico che riacquistasse la sua quota e che tornasse un editore indipendente". Mauri precisa:  "Al momento non ci sono in vista nuove acquisizioni. Certo, quest'esperienza ci insegna che è più semplice lavorare con persone formate nel nostro gruppo e quindi abituate ai nostri metodi. Metodi che Fazi non era più pronto a condividere. La sede della Fazi, tra l'altro, è a Roma, mentre noi siamo a Milano...".L'ACCORDO DEL 2009 - Era l'ottobre 2009 quando il Gruppo editoriale Mauri Spagnol comunicò di aver firmato un accordo per una partecipazione del 35% nella Fazi editore, che arrivava dagli straordinari successi di Melissa P. prima e di Twilight di Stephenie Meyer poi. Il marchio di Elido Fazi era dunque in forte ascesa, e l'approdo in un grande gruppo editoriale rappresentava un'occasione di crescita per entrambe le parti. Il presidente e Ad di GeMS annunciò anche che l'accordo prevedeva "l'opzione di acquisire la maggioranza tra otto anni (nel 2017, ndr)".

Va anche aggiunto che la quota di mercato della Fazi in questi anni è scesa. Mauri però ci interrompe per precisare: "E' giusto dire che il 'fenomeno Meyer' si è 'sgonfiato' anche all'estero, non solo in Italia, e anzi da noi è durato più a lungo".

IL COMMENTO DI ELIDO FAZI - E torniamo a Elido Fazi, che ha poca voglia di parlare della fine dell'accordo con il gruppo GeMS (la firma è della settimana scorsa, ndr): "E' chiaro che qualcosa non ha funzionato. Avevamo visioni dell'editoria diverse", si limita a spiegarci.

Ma in una fase di generale rallentamento del mercato librario, che prospettive ha ora la Fazi tornata indipendente? "Intanto godiamoci questa ritrovata libertà, per le prospettive chi lo sa... Di sicuro, a fine agosto uscirà un libro auto-ironico di Alice, Publisher, che racconterà i dietro le quinte della Fazi e del mondo dell'editoria. Pensi che finora l'avevo un po' frenata, perché la direzione commerciale GeMS era preoccupata  che un testo di questo tipo facesse male all'immagine del marchio...".

PARLA ALICE DI STEFANO, MOGLIE DELL'EDITORE - Abbiamo sentito anche Alice Di Stefano, che ci conferma che sta curando sul sito le 'Cronache da una casa editrice indipendente', in cui "noi della Fazi parleremo della quotidianità della casa editrice. Sarà una sorta di anteprima del mio libro, che è una vera e propria biografia comica romanzata di Elido. Lo faremo scherzosamente passare per un dittatore cattivo".

Quando le chiediamo della fine del matrimonio con GeMS, Di Stefano si fa più seria: "In questo momento di crisi per tutti la scelta di ricomprarsi le quote potrebbe apparire anche un po' folle, ma mio marito ci teneva troppo. E' anche una questione di orgoglio. Lui ama la sua casa editrice. E poi l'indipendenza è un valore". Non resta che attendere l'uscita di Publisher, a questo punto...