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Pulsee Luce e Gas, svelata la terza opera vincitrice del contest artistico

di Redazione Corporate

Lubrani (Axpo Italia): "L'opera comunica valori importanti per noi: vicinanza alle comunità, sostenibilità, ricerca e valorizzazione dei giovani talenti"

Pulsee Luce e Gas, annunciata la terza opera vincitrice del progetto di rigenerazione urbana promosso da T12 Lab

VIAPADOVAMONDO, il progetto di rigenerazione urbana promosso da T12 Lab, in partnership con Pulsee Luce e Gas (brand per le utenze domestiche full digital di Axpo Italia) e patrocinato dal Comune di Milano, giunge alla sua fase conclusiva. In occasione della Milano Green Week, la settimana di eventi e iniziative pensata per scoprire, vivere e raccontare una Milano consapevole e sostenibile e che quest’anno ha avuto come focus il cambiamento climatico che ha portato al violento nubifragio dello scorso luglio, è stata annunciata la terza ed ultima opera vincitrice del progetto. Le autrici questa volta sono due, una coppia al femminile formata dalle studentesse di Social Design alla NABA, Martina Petiti e Marta Prati

VIAPADOVAMONDO ha visto la luce poco più di un anno fa, quando è stato lanciato tramite una call to action rivolta ai giovani talenti del mondo dell’arte e del design. Nello scorso ottobre la premiazione e esposizione della prima opera vincitrice, che ha evidenziato valori importanti per Milano e per il quartiere ponendo l’accento, tramite la grafica, sull’importanza delle connessioni e su temi come l’inclusione e l’interscambio socioculturale. La seconda opera vincitrice, anche questa realizzata da una giovane studentessa, è stata esposta lo scorso aprile e valorizzava, attraverso la metafora figurata del gioco del Tetris, le diverse culture che compongono il quartiere meneghino creando un incastro perfetto. 

La contaminazione etnica e culturale torna ad essere il filo conduttore anche nella terza ed ultima opera vincitrice, proposta da Martina Petiti e Marta Prati, entrambe impegnate nel corso di studi in Social Design presso la Nuova Accademia delle Belle Arti di Milano, che hanno scelto di utilizzare il cibo come strumento iconografico per raccontare le diverse anime del quartiere e le diverse espressioni culturali da cui è caratterizzato; frutta e verdura diventano così parole di una storia comune, un insieme di ingredienti, odori e sapori, che insieme vanno a formare un’unica ricetta. Diverse etnie e provenienze vanno così a dare forma al quartiere di Via Padova, un meltin pot di culture che hanno imparato a parlare la stessa lingua e condividere gli stessi luoghi di ritrovo e aggregazione.