Food

Re Panettone, la creatività nella passeggiata cilentana di Helga Liberto

Eduardo Cagnazzi

All'evento napoletano dedicato ai lievitisti, la chef dei Grani abbina le eccellenze della terra al dolce tipico del Natale al sapore, all'odore e all'aspetto

Un RiPanettone all’insegna della “Passeggiata Cilentana”. Questo è il tema che ha ispirato la lievitista chef dei Grani Helga Liberto che, in occasione del Natale, ha realizzato un panettone senza additivi, conservanti e scorciatoie produttive utilizzando solo ingredienti di eccellenze cilentane. A Re Panettone, l’evento riservato ai lievitasti che si tiene sabato e domenica a Napoli presso il Grand Hotel Parker’s, la maestra pasticciera darà prova della sua creatività con un panettone artigianale riciclato lavorato con miele pregiato di Alicanto, una pianta tipica con retrogusto di fragola passita e fico bianco con glassatura di cioccolato fondente.  La scelta di abbinare il fico all’Alicanto è dettata dal fatto che la fioritura, la maturazione e la produzione dei due prodotti avviene nello stesso periodo dell’anno. L’accenno di cremosità sarà dato da un ingrediente molto caro alla lievitista perché proveniente dalla sua terra, la Piana del Sele: la ricotta di bufala. Accanto alla  Carezza del Cilento, panettone artigianale con fico bianco monnato di Prignano Cilento, Presidio Slow Food, confusione di rum agricolo e glassatura di cioccolato Domori Sur del Lago, c’è quello denominato  Nuvola del Vesuvio, con arance candite, uvetta australiana sette corone e albicocca pellecchiella del Vesuvio, Presidio Slow Food; Terra degli Alburni, con marroni di Serino Igp, pasta di caffè con glassatura di cioccolato a latte Equador Domori e, infine, Profumo di bosco, lavorato con mirtilli, more, e fragoline a canditura morbida e glassatura di cioccolato Ruby

Ingredienti di qualità quelli che la chef dei Grani utilizza nei suoi lievitati: albicocche pellecchielle e fico bianco di Prignano Cilentano a Presidio Slow Food, burro rigorosamente italiano, uova biologiche territoriali provenienti da galline nutrite esclusivamente con semi di lino che conferiscono al prodotto un apporto di Omega 3 superiore alla media. La Chef dei Grani sceglie i suoi ingredienti in un territorio circoscritto in cui proliferano materie prime d’eccellenza che risultano essere l’asso nella manica di una profonda conoscitrice di grani e farine che riesce con il suo estro a produrre un lievitato in cui ogni senso è appagato: dal sapore unico, dall’odore inebriante, dall’aspetto gradevole.