Politica

Che cos’hanno da applaudire i parlamentari davanti al j’accuse di Mattarella?

Di Angelo Maria Perrino

Quirinale, un Sergio Mattarella inedito si sfoga: discorso-arringa di 37 minuti

Quirinale, Sergio Mattarella giura in Parlamento

Un Sergio Mattarella inedito si sfoga, in un discorso-arringa di 37 minuti sulla dignità, in cui elenca tutte le cose - tante, troppe - che non funzionano in Italia. Dalla politica inconcludente alla giustizia ingiusta da riformare “profondamente”. E si toglie molti sassolini dalle scarpe. Nei confronti dei partiti, ma anche dei magistrati. Esaltando la centralità del Parlamento spesso mortificato nei processi decisionali dove il potere esecutivo prevarica su quello legislativo non lasciandogli i tempi adeguati per valutare. Con un approccio da picconatore che fa venire in mente il miglior Cossiga.

Moltissime le interruzioni e gli applausi al j’accuse del Presidente della Repubblica da parte di senatori e deputati incoerenti che in realtà erano i veri destinatari dei rimbrotti di Mattarella. E che, invece di andare a nascondersi per l’imbarazzo, si spellavano le mani davanti alla crudezza delle accuse provenienti dal pulpito bispresidenziale.

Si capisce che si apre un settennato conflittuale e dialettico dove ci si augura che Mattarella non si ritragga nel ruolo passivo di arbitro inerme e silente (o mummia come qualcuno lo ha definito). E voglia aggiungere la sua voce e il suo peso istituzionale alle migliaia di italiani senza voce, dimenticati da un Palazzo romano inconcludente e autoreferenziale e soccombenti nelle loro quotidiane vite minuscole e vessate dal Potere.

 

LEGGI ANCHE:

 

Il Mattarella-bis si fa picconatore e detta l'agenda delle priorità

 

Di Maio-Belloni, perplessità e imbarazzo al Copasir. Inside

 

Lega, Molinari: "Leali con Draghi, daremo battaglia stando al governo"