Politica

Elezioni Roma, la rivincita di Casaleggio. E ora nel Pd Letta è più debole

di Paola Alagia

Sfida Capitale tra Raggi e Gualtieri. Il dietro le quinte



Se c’è un aspetto, invece, sul quale le posizioni convergono, questo è sicuramente la scarsa presenza femminile nelle sfide elettorali di ottobre. Fatta accezione per Monica Cirinnà che parteciperà alle primarie a Roma e per la sindaca di Iv Isabella Conti, in campo per le consultazioni di coalizione a Bologna, infatti, che fine ha fatto la cifra distintiva della segreteria Letta? “Questa è una domanda da fare al segretario - risponde un parlamentare dem -. Una cosa è certa: imporre candidature femminili non è la strada giusta, non avendo certezza che poi effettivamente si candidino delle donne”.
Nel Pd, infine, si concorda sul fatto che senza dubbio “Gualtieri è un candidato più debole di Zingaretti. Ha dalla sua una lunga militanza romana, ma poi bisogna vedere la presa sulle periferie. Su questo, ad esempio, il governatore del Lazio aveva qualche vantaggio in più, potendosi giocare la buona gestione della pandemia e della campagna vaccinale”. Anzi, c’è chi azzarda: “Ci voleva Zingaretti con un po’ di coraggio in più”. Salvo, però, poi, aggiungere: “E’ anche vero, tuttavia, che dagli alleati non sono arrivate le garanzie richieste”.

Il muro eretto dai rappresentanti M5s in giunta, gli assessori Roberta Lombardi e Valentina Corrado, d’altronde, non ha lasciato ampi spazi di manovra al quartier generale del Pd. Alla fine, dunque, hanno vinto i Cinque stelle? Qui le opinioni tornano a divergere. C’è chi, infatti, sostiene: “Diciamo che nel Movimento, per come sono andate le cose, ha vinto Casaleggio”. Ma c’è anche chi fa autocritica in casa propria e afferma: “E’ presto per parlare di vincitori e vinti. Lo capiremo in seguito. Nel linguaggio cinematografico si dice: 'buona la prima'. Ecco, in questo caso, non è stata buona…”.