Politica
Governo, premier Pd se salta il Conte ter. I due nomi in pole (e i ministri)
Governo, Franceschini o Guerini premier se salta l'ipotesi Conte ter. Per i 5 Stelle un'ipotesi che "non è da escludere"
Un'ipotesi che fonti qualificate del Movimento 5 Stelle definiscono "non da escludere". Il rumor, autorevole, arriva dai vertici dei Partito Democratico, area vicina al segretario Nicola Zingaretti. Una delle domande che in molti si fanno in queste ore concitate per la politica italiana è: che cosa accade se si dimettono davvero le due ministre renziane, Teresa Bellenova ed Elena Bonetti, e quindi, stando alla nota di Palazzo Chigi, diventa impossibile ricomporre l'attuale maggioranza con Giuseppe Conte premier?
Pur di evitare le elezioni politiche anticipate, un favore a Matteo Salvini e Giorgia Meloni che non vuole nessun partito di governo (5 Stelle e renziani in testa), la subordinata (rispetto al Conte ter, clicca qui per leggere lo schema del rimpasto) alla quale si sta lavorando in queste ore è un esecutivo sostenuto sempre dagli attuali quattro partiti di maggioranza ma con un presidente del Consiglio del Partito Democratico.
Il nome in pole position è quello del responsabile dei Beni Culturali e capodelegazione Dem nel Cdm Dario Franceschini, vero tessitore dei rapporti con gli alleati e sempre al lavoro per spegnere gli incendi nella maggioranza (con un occhio alla partita del Colle nel 2022). Il secondo nome Dem in corsa per Palazzo Chigi è quello dell'attuale ministro della Difesa Lorenzo Guerini, ipotesi che troverebbe sicuramente il via libera del Quirinale e che potrebbe convincere anche alcuni parlamentari moderati di Forza Italia ed ex azzurri.
La pre-condizione, dicono dal Pd, è che ci sia l'ok dei grillini. I 5 Stelle al momento, e non potrebbe essere altrimenti, fanno quadrato attorno a Conte e, da Di Maio a Crimi, affermano che è l'unico presidente del Consiglio possibile in questa legislatura. Ma dietro le quinte, dai pentastellati filtra la disponibilità, in caso di showdown e crisi, di valutare altre strade, ovvero un premier del Pd.
A quel punto, chiaramente, i Dem vedrebbero dimezzata la loro compagine di ministri a favore di M5S e Italia Viva (per Liberi e Uguali Roberto Speranza appare intoccabile). Possibile anche che si arrivi a due vicepremier, un grillino (Di Maio, che resterebbe alla Farnesina) e un renziano (Boschi, probabilmente al Mit). Insomma, le strade per evitare la corsa al voto sono diverse, tra ipotesi principale e subordinata. Conte ter strada schema numero uno, ma dietro le quinte si scaldano Franceschini e Guerini.