Politica
Pd, Elly Schlein è la sintesi delle contraddizioni dem: ecco perchè
La sinistra italiana, nonostante il nuovo arrivo di Elly Schlein, non sarà mai più quel fronte progressista della politica ma solo "illusionista"
Elly ti guarda come se non ti vedesse e non riesce a capire perché non hai capito, come i suoi adepti, che questa è la strada maestra, e che “il sol dell’avvenire” esiste davvero e che solo questione di tempo, perché l’orribile Meloni e i meloniani, brutti sporchi e cattivi, e francamente provinciali e privi di glamour, imploderanno.
Siamo al “post-Capalbio”, dove oltre ad essere ricco, bello e potente devi essere scelto e cooptato per l’appartenenza al neo-comunismo che ha scambiato Grillo, col Marchese del Grillo, e crede di poter eliminare le truppe poltroniste del partito semplicemente rendendole inadeguate: “noi siamo migliori più del Migliore ma, alcuni sono migliori di tutti”.
Finalmente l’anima elitaria e classista del vecchio partito risorge nel suo ologramma perfetto, una donna sintesi di tutte le contraddizioni insanabili del sinistrismo italico, dove per vincere devi fingere di essere vincente, in un paese con un popolo profondamente e inesorabilmente di destra, democristiano.
La distanza tra Lugano di Elly e la Subburra meloniana è incolmabile, come la realtà rispetto alla realtà virtuale, sembra vera ma è solo apparente, ma questo basta a rendere credibile una sinistra che non sarà mai progressista, ma soltanto “illusionista” perché basta immaginarlo quel sole per vederlo splendere.