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Dazn o Sky? Juventus, Inter e altri 5 club: "Votiamo subito". E addio ai fondi
Diritti tv serie A, Dazn vs Sky. Juventus, Inter e 5 club a Dal Pino: "Votare subito"
DAZN VS SKY, DIRITTI TV SERIE A. JUVENTUS, INTER, NAPOLI E... LA LETTERA A DAL PINO: "VOTIAMO SUBITO"
La partita sui diritti tv della serie A nel prossimo triennio diventa rovente. Juventus, Napoli, Inter, Lazio, Atalanta, Verona, Fiorentina hanno scritto una lettera al presidente della Lega calcio, Paolo Dal Pino, chiedendogli di votare domani, "senza indugio", per l'assegnazione dei Diritti audiovisivi. Milan, Udinese e Cagliari secondo le ultime indiscrezioni condividono il concetto, pur con sfumature differenti che li hanno portati a non volersi esporre.
Il patron della Sampdoria Massimo Ferrero si schiera a favore dell'operazione con i fondi di private equity e la cordata formata da Cvc, Advent e Fsi pe la nuova Media Company che dovrebbe gestire tutti gli aspetti commerciali della Lega. "Se arriva qualcuno che investe nel calcio in questo preciso momento significa che il calcio e' ancora appetibile. In tempo di covid sembra una manna di Dio. Ti possono dare una gestione importante, una visibilita' a livello mondiale e quindi portare la Serie A dove si merita", spiega all'ANSA. E chiede il rinvio dell'assemblea sui diritti tv, perche' "non si puo' prendere una decisione cosi' importante in videoconferenza". "Non entro nel merito se sia giusto votare prima i fondi o meno", le parole di Ferrero. "Dico solo che per me l'assemblea di domani va rinviata, non si puo' decidere al telefono riguardo i nostri prossimi tre anni, non si puo' fare in videoconferenza una riunione di questo peso. Va fatto un approfondimento importante, bisogna parlare ancora di tanti temi come diritti d'archivio. L'assemblea va rinviata per approfondire i temi e poi ritrovarci quanto prima a guardarci in faccia". |
I club firmatari della lettera sostengono che "l'esito ormai acclarato delle trattative con le aziende private che hanno risposto al bando consente di assumere una decisione consapevole, informata e proficua per il futuro del nostro campionato e rappresenta un successo commerciale rilevante...".
DAZN IN VANTAGGIO SU SKY NELL'OFFERTA PER I DIRITTI TV DELLA SERIE A
Va ricordato che Dazn è a livello economico è in netto vantaggio su Sky per la trasmissione di sette match in esclusiva ogni giornata (più altre 3 in co-esclusiva). L'offerta della app controllata da Len Blavatnik, magnate inglese di origini ucraine (patrimonio stimato di 32 miliardi di dollari), è decisamente superiore rispetto a quella della pay tv controllata da Comcast (840 milioni contro 750 milioni più l’opzione canale di Lega che porterebbe a un incremento di 50-70 mln) e i grandi club erano decisi ad accettarla già nella precedente riunione di Lega Serie A (ma senza avere la maggioranza di 14 voti) e l'unica big contraria era la Roma di Friedkin.
"Le ampie spiegazioni fornite da Dazn e Sky hanno, a nostro avviso, consentito di fugare ogni dubbio nei club che, quindi, possono decidere senza ulteriore indugio", scrivono i sette club. "L'assegnazione mercoledi' prossimo consentirebbe al partner assegnatario di attrezzare l'offerta commerciale, i format e i canali distributivi con circa quattro mesi di anticipo sull'inizio dell'attivita', con ricadute positive per tutte le associate della Lega. Nonche' a quest'ultima di avviare immediatamente una procedura competitiva per i pacchetti che non dovessero essere aggiudicati".
SERIE A, SPACCATURA SUI FONDI E LA MEDIA COMPANY
Nell'ultima assemblea di Lega Serie A non si erano assegnati i diritti, perché alcune società (Genoa, Sampdoria, Roma, Bologna, Crotone, Benevento, Parma) volevano definire la questione legata alla nascita di una nuova media company a cui parteciperebbero fondi d'investimento, in grado di dare subito liquidità ai club (1,7 miliardi per il 10%).
Una situazione che sembrava portare alla fumata bianca a fine 2020, ma che si è bloccata alla luce delle importanti offerte economiche arrivate per l'assegnazione dei prossimi tre campionati di serie A.
E ora la Juventus e i sette club che hanno scritto questa lettera al presidente della Lega, Paolo Del Pino, chiudono in modo decisivo su questo punto sottolineando come l'accordo quadro "non ha trovato il consenso con maggioranza qualificata" e quindi "questa opportunità di sviluppo non è allo stato più praticabile". Secondo questi club il dialogo portato avanti con i fondi in questi mesi sarà però "un patrimonio di know-how ed esperienza che la Lega e le sue associate potranno comunque utilizzare per aprire un nuovo dialogo con le istituzioni finanziarie, volto alla valorizzazione della Serie A sui mercati internazionali".