Politica

Programma elettorale Verdi e SI - Elezioni 2022, le proposte dei "rossoverdi"

Scopri nel nostro approfondimento tutti i punti del programma elettorale di Verdi e Sinistra Italiana per le elezioni politiche 2022

14. L’ITALIA CHE ACCOGLIE
Migrazioni

Non esiste oggi nessuna emergenza migrazione e, nonostante il becero populismo della destra che alimenta razzismo e paure, non siamo di fronte a nessuna invasione, ma a percorsi migratori che rappresentano una risorsa demografica, economica e sociale fondamentale. 

Bisogna respingere e ribaltare le politiche della paura e della disumanità, dei respingimenti, dello sfruttamento e della marginalizzazione.

Occorre invece lavorare per una politica dell’accoglienza e dell’integrazione, garantendo a tutte e tutti una piena parità di diritti. Perché i diritti non sono un gioco a somma zero, non bisogna toglierne ad alcuni per darne ad altri, ma servono se sono universalmente riconosciuti e rispettati. 

Dobbiamo guardare alle cause profonde delle migrazioni, che sono spesso l’effetto diretto delle diseguaglianze, di guerre, ma anche delle devastazioni climatiche e delle politiche che nel corso degli anni hanno spossessato di risorse e impoverito le popolazioni dei Sud del mondo. 

Bisogna creare canali di migrazione legali e sicuri, abolendo quelle leggi come la Bossi-Fini che costringono all’irregolarità. Percorsi chiari, aperti e trasparenti sono uno strumento indispensabile contro l’insicurezza e l’illegalità. 

Lavoreremo in sede UE per una riforma solidale del diritto d’asilo, ma serve anche in Italia una effettiva e piena applicazione di questo diritto, a partire dal principio di non respingimento, che impedisce ogni forma di espulsione che metta a rischio i diritti fondamentali delle persone, cosa che drammaticamente avviene attraverso i vergognosi accordi con la Libia ai quali bisognerà mettere fine. 

Serve poi anche una estensione del diritto di asilo che ricomprenda anche la protezione dei rifugiati climatici e ambientali. 

Contrastiamo qualsiasi forma di criminalizzazione dell’aiuto e della solidarietà. Lavoreremo per garantire piena agibilità e sostegno a chi è impegnato nell’accoglienza (sia nel paese che nelle rotte migratorie) e nel salvataggio. Crediamo inoltre che vada ripristinata una missione pubblica (italiana ed europea) di salvataggio in mare. 

Proponiamo quindi:

Rivedere gli accordi Italia-Libia ed eliminare i finanziamenti alla guardia costiera,
Promuovere la costruzione di un piano Europeo per le migrazioni che preveda il superamento del sistema di Dublino e parametri uniformi nel sistema di accoglienza basato sul ricollocamento pro quota.
Cancellazione dei CPR
Facilitazione della procedura volta al riconoscimento del diritto di asilo; incremento degli sportelli presso le questure, monitoraggio e uniformità delle prassi amministrative.
Per facilitare il rilascio del permesso di soggiorno:
Iscrizione dei migranti ai centri per l’impiego con stp (straniero temporaneamente presente) per facilitare l’ottenimento del permesso di soggiorno per motivi lavorativi ed emersione dal lavoro nero
Riforma della legge anagrafica nella sezione relativa ai residenti stranieri per facilitare l’iscrizione anagrafica e il mantenimento della residenza (il permesso di soggiorno non condizionato alla residenza).
Istituzione di albi regionali e comunali per le figure professionali di settore: Interprete; mediatore culturale/interculturale e operatore dell’accoglienza
Istituzione nei comuni della consulta delle cittadine e dei cittadini stranieri non comunitari e apolidi e dei consiglieri comunali aggiunti a carattere elettivo.
Tutela famiglie transnazionali, in particolare tutela minori rimasti in patria, abbassamento limiti di reddito per ricongiungimento familiare.
L’Italia ha ripreso a migrare

I dati sui flussi migratori ci parlano di un paese che ha ripreso a migrare. Oggi sono più di 5 milioni gli italiani che vivono all’estero e negli ultimi cinque anni le iscrizioni AIRE sono aumentate dell’82%. 

Non siamo di fronte a una “fuga di cervelli” ma ad un fenomeno migratorio grande e complesso che deve essere per noi un indicatore assai preoccupante di un paese che non dà futuro e prospettiva. Un paese da cui molti vanno via. Lavoriamo perché migrare sia un diritto, una scelta, non una costrizione; per riformare la rappresentanza parlamentare e consultiva degli italiani all’estero togliendola dalla marginalizzazione in cui è relegata; per una cittadinanza rinnovata, non sottrattiva di diritti e rispondente ai nuovi percorsi migratori. Per strumenti di sostegno nel difficile percorso emigratorio e di mantenimento del legame con l’Italia; incentivi per chi desidera rientrare in Italia.